Motivazione in spalle

 

La preparazione dello zaino è sempre stato un rituale importante nella vita di uno studente: si pensa agli impegni dell’indomani e si è consapevoli di quello che attende l’indomani. Alcuni giorni la serenità farà da padrona, nella consapevolezza della giornata tranquilla che seguirà, mentre in altre giornate si sentirà la preoccupazione per un giorno successivo ricco di impegni. Un ingrediente da inserire sempre all’interno della cartella per viversi al meglio le lezioni è la propria motivazione.

Ma cos’è esattamente la motivazione?

Può essere definita come una spinta che la persona ha verso uno scopo e può spiegare l’inizio, la direzione, l’intensità e la persistenza del comportamento che tende a quel determinato fine. Per quanto riguarda l’apprendimento si può affermare che la motivazione spiega perché uno studente inizia a studiare, come lo fa e per quanto tempo.

Esistono varie tipologie di motivazione, ognuno ha la sua specifica. Saranno tutte ugualmente efficaci? Solitamente la motivazione viene distinta in estrinseca ed intrinseca: la prima trae la sua forza da fattori esterni, come un premio o l'approvazione sociale, la seconda, invece, ha origine all'interno del soggetto e conduce a proseguire un compito per motivazioni interne a sé. Quest'ultima risulta essere la migliore nella scuola come nella vita: la curiosità e l'interesse, parti della motivazione intrinseca, sono solo due delle tanti componenti coinvolte in un apprendimento profondo e duraturo.

A volte capita di essere così presi dalla lettura o dalla soluzione di un gioco da rendersi conto del passare del tempo: questa è una particolare tipologia di motivazione intrinseca detta esperienza di flusso, dove tutta l'attenzione è concentrata più sullo svolgimento del compito che sui risultati e permane per effetto del piacere provato nel controllo e nella realizzazione del compito stesso. Questo accade quando ci dedichiamo alle nostre passioni: nello sport, nel creare qualcosa di unico, nel trovare il modo per risolvere un inghippo nello smartphone. Riflettere su ciò che ci piace, sul nostro atteggiamento e sulla nostra dedizione a riguardo è molto utile per conoscerci e porci in modo maggiormente positivo a dei compiti a cui non siamo spontaneamente motivati.

E a scuola? Quanto bello sarebbe per uno studente essere spinto dal proprio interesse piuttosto che dal voto?
Pensare alla completa assenza della motivazione estrinseca è alquanto utopico, ma fondamentale è la sua coesistenza con quella intrinseca: nell'ambito scolastico è di principale importanza stimolare la fame di sapere degli studenti ascoltandoli e cercando le modalità che maggiormente a loro si addicono.
Ascoltarsi e conoscersi è fondamentale per intraprendere, proseguire e portare a termine un determinato scopo in ogni ambito della nostra vita. Quando poi scopriamo cosa ci motiva fortemente, perchè non condividerlo con chi ci è vicino? Gli sarà sicuramente utile.

Dott.ssa Eleonora Ramingo

 

 

 

 

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